Monday, July 18, 2011

Happy Birthday Nelson

"We are both humbled and elevated by the honour and privilege that you, the people of South Africa, have bestowed on us, as the first President of a united, democratic, non-racial and non-sexist South Africa, to lead our country out of the valley of darkness."

N. Mandela Pretoria, May the 10th 1994.

Happy Birthday Nelson!

Saturday, July 09, 2011

Out of Africa 2








"La utopía está en el horizonte. Camino dos pasos, ella se aleja dos pasos y el horizonte se corre diez pasos más allá. ¿Entonces para que sirve la utopía? Para eso, sirve para caminar. "

Eduardo Galeano



Il meeting in Sud Africa è stata un'occasione per leggere un'intervista interessantissima a Gustavo Zagrebelsky e Giovanni Sartori, due opinioni a confronto che tutti possono trovare sul seguente link http://www.axmag.com/data/201103/U16459_F26241/index.html .

Zagrebelsky descrive tre modelli che affrontano la "coesistenza" multiculturale in modo molto diverso: la SEPARAZIONE, l'INTEGRAZIONE, e l'INTERAZIONE. Sartori sottolinea il carattere poco incline al dialogo dell'islamismo. Leggendo le due interviste Zagrebelsky sottolinea il valore dell'interazione, Sartori sottolinea il valore dell'integrazione. Sarebbe azzardato concludere che il fanatismo religioso (qualunque esso sia cattolico, islamico, etc.) sia uno dei maggiori ostacoli al dialogo? A tal proposito ricordo con piacere una domenica pomeriggio a Bellevue in Zurigo città mangiando una pizza in compagnia del mio amico Cetin (islamico) straordinariamente disposto ad interagire con tutte le culture pur conservando la sfera profondamente privata della sua fede religiosa (parole sue). Allora forse è proprio vero che alla fede religiosa va riservato un posto importante purché privato, purché tale posto non prevalichi un area di scambio e di ... interazione comune attraverso la quale identità culturali diverse no devono assolutamente plasmarsi ma contribuire a creare qualcosa di totalmente nuovo. Utopia... come scriveva Galeano.


E si continua con le pagelle semiserie del meeting di Jo'burg:


Antonella (Johannesburg, South Africa): dice lei che agli inizi della sua carriera come giovane oriunda fosse timida. Timida o no, al Carnivore, balza sul tavolo davanti ai presenti suonando la Vuvuzela e zittendo perentoria qualsiasi commento dal gruppo: fa notare, anzi, che la timidezza se ne andata, come lei stessa dopo l'enorme quantità di alcol da lei ingerita nella serata al club Zar. Regala a tutti una Vuvuzela pentendosene qualche minuto dopo quando, nel pulman guidato dal fidato Donald, gli scatenati giovani di origine veneta improvvisano la nona di Beethoven per vuvuzelas in fa bemolle, molto molle visto le ore di sonno arretrato!! A lei vanno i ringraziamenti di tutti per l'organizzazione, la presenza, e la fermezza... 10 e lode per l'ormai ex coordinatrice!


Tony (Montreal, Canada): nel dizionario alla voce "VINO" compare la sua fotografia, il nostro Tony è il Bacco della situazione, degusta vini con la facilità con cui un bimbo berrebbe succhi di frutta alla pesca. Degusta e fa degustare!!! Prepara una internship per il baby Andrea (detto anche "nino maravilla") che arriverà in Canada a settembre sobrio e tornerà tre mesi più tardi... tornerà? Per Andrea ha già preparato il letto in una barrique di legno d'acero... A suo agio col francese e con l'inglese riesce a farci riservare il privé allo Zar con vista su Jo'burg spacciandosi per un diplomatico internazionale... commento "OSTREGHETA!!!" Voto 9: in vino veritas...
















Wednesday, July 06, 2011

Out of Africa
















Derrotaré
tus pálidas banderas
en donde se levanten.
Otros poetas
antaño te llamaron
santa,
veneraron tu capa,
se alimentaron de humo
y desaparecieron.
Yo te desafío,
con duros versos te golpeo el rostro,
te embarco y te destierro.
Yo con otros,
con otros, muchos otros,
te vamos expulsando
de la tierra a la luna
para que allí te quedes
fría y encarcelada
mirando con un ojo
el pan y los racimos
que cubrirá la tierra
de mañana.
P.Neruda. "Oda a la pobreza"



Argentina, Australia, Brasile, Canada, Svizzera, Sud Africa, Uruguay, Venezuela nel nome di una fratellanza che va oltre l'origine veneta, occhi, sogni, speranze, desiderio di crescere insieme, di progettare insieme un futuro di interazione tra culture diverse ma poi non così tanto.

Dei nomi e dei cognomi che sanno di Veneto, occhi e parole e gesti che sanno di acero, di tango, di samba, di allegria, di dedizione al lavoro, di canguri e leoni, e nkudu, e impala, ed emisferi boreali ed australi che per cinque giorni si sono scambiati i ruoli per un creativo big bang di idee.


E via con le pagelle semiserie per riderci su


Alexandre (Paranà Brasile): a suo agio in pista da ballo, movimento di bacino e samba da urlo. Inizia a spron battuto chiedendo "Cosa la regione vuole da noi?" Continua in discoteca trasformando il club Zar in un sambodromo degno di un racconto di Vargas Llosa. Le pochissime ore di sonno (si contano sulle dita di una mano) danno ai suoi occhi la tipica espressione del bovino a cui hanno tolto il fieno. E' probabile un suo ritorno in Brasile senza aver ottenuto risposta alla sua domanda iniziale. Voto 8: quando mostra le foto di moglie e figli la voce trema e la "saudade" esplode come il vulcano Krakatoa. Il Kakà de noaltri...


Marco (Montevideo, Uruguay): dopo Dustin Hoffman in "Uomo da marciapiede", ed Ewan McGregor in "L'uomo nell'ombra", c'è lui Marco Sgaravatti in "L'uomo che va in bagno"... alla prima cena si alza dal tavolo dicendo di andare in bagno (lo farà spesso), omettendo il suo eclissarsi nel letto e ascoltare musica sud americana... ma il gruppo irrompe in camera e l'"hombre horizontal", tra interminabili sfide al futbolin e passi di R&B, si erge a Hombre Vertical del gruppo... cede di schianto ogni qual volta si entra nel pulman guidato dal nostro fidatissimo ed amatissimo autista Donald. Voto 7: parte domenica mattina senza partecipare al mini safari e dare la possibilità ai leoni di salutarlo e di sfamarsi, poco male lo aspetta una leonessa indomabile in Uruguay, la futura moglie. Flores de naranja por el senor Sgaravatti...


Fine prima puntata.