Wednesday, October 29, 2008

Le isole incoronate e Dugi Otok













… era un luogo senza tempo … Perpetravamo da giorni l’antico rito degli uomini di mare: sveglia all’alba, pesca in mare, lunghe camminate sotto il sole cocente, ore di nuoto ed immersioni in acqua cristallina. Stremati per l’intenso sforzo fisico ci sdraiammo sulla roccia e da essa traemmo il calore, ancor di più rinfrancati dal legame sensuale che questo arcipelago di isole aveva generato con noi… Non vedemmo nuvole per sei lunghi giorni, ma tutte le incredibili tonalità del blu e del verde… ogni giorno il mare ci regalava sfumature nuove, sapori e odori diversi… dall’unico panificio si poteva comprare un filone caldo, fragrante… e su una fetta di quel pane si poteva spalmare di tutto… polpa di ricci… confettura casereccia… il pane compiva il miracolo… ed il luogo faceva il resto… dovendo trovare un paragone sinfonico forse il tutto poteva far parte dei “Quadri di un’esposizione” di Mussorgsky… e tra la porta di Kiev e l’arcipelago delle Incoronate, noi ci innamorammo di queste ultime …


Per così tanta bellezza, così tanta ferocia… cito un passo di Giacomo Scotti da “Fiabe e leggende del Mar Adriatico”…

Invidiosi degli Dèi che avevano creato la terra e il mare, i Giganti approfittavano di ogni occasione per distruggere quanto era stato creato. Volevano annientare le stelle, il sole, la luna, la vita stessa sulla terra e nel profondo del mare. Ma non ci riuscirono. L’ultima battaglia, quella decisiva, avvenne sulle rive del mare e durò molti anni.
Incoronato era il re dei Giganti; i Giganti erano alti come le montagne delle Alpi Dinariche e degli Appennini. Il loro esercito aveva per avversario l’esercito di Dèi e di Uomini guidati da Striboro e Tatomiro. Sulla terraferma i Giganti erano molti di più degli Dèi e, anno dopo anno, cadevano uccisi sempre più gli Uomini che cercavano di fermarli. I giganti avevano per armi le pietre e le fionde, gli Dèi e gli Uomini avevano le frecce. Le frecce erano quelle comuni, le pietre erano invece enormi massi staccati dalle montagne.
Preoccupato per la sorte dell’umanità, il dio Tatomiro invitò il capo dei Giganti, l’autorevole e imponente Incoronato, a stipulare un patto.
“Non è onorevole per voi, che siete più alti delle montagne, combattere contro gli Uomini che, al vostro cospetto, sono piccoli come formiche. Io vi offro un patto per rendere il combattimento più giusto, più degno della vostra forza, con maggiore gloria per il vincitore. Faremo così: voi scenderete dai monti nel mare, che nel punto più profondo vi arriva appena alla cintura, e dal mare combatterete contro l’esercito degli Uomini, guidato da noi Dèi […]”
I Giganti accettarono. […] A battaglia iniziata, le frecce scoccate dagli archi degli Dèi e degli Uomini colpivano infallibilmente i Giganti che solo allora si resero conto di essersi lasciati ingannare dagli Dèi. Per raccogliere sul fondo del mare i sassi che erano la loro arma, dovevano chinarsi, immergere il capo nel mare, diventando perciò facile bersaglio delle frecce. […]. I Giganti caddero tutti morti nel mare e per volere degli Dèi i corpi dei Giganti si trasformarono in isole, le ossa dei loro corpi divennero dura pietra, e ancora oggi spuntano a centinaia dal mare, dove formano il brullo, sassoso, pietrificato arcipelago delle Isole Incoronate.

Era la ferocia della natura che si vendicava sui sensi, ad ogni passo, ad ogni sguardo, ad ogni respiro, ad ogni suono di risacca del mare… Una vendetta sagace: catturare il cuore di due turisti, di due curiosi pronti a mettere in discussione per parecchi giorni tutte le comodità della vita moderna.
Arrivarono anche le nubi. Un freddo inatteso ci svegliò l’ultimo giorno. La leggera pioggia ci accompagnava lungo il tragitto verso il traghetto. Saremmo salpati alla volta di Zadar per poi passare in Dalmazia e quindi raggiungere Trieste. Consapevoli, una volta per tutte, di avere fatto la pace con la nostra anima errabonda, di aver lasciato il tutto andare avanti restando noi immobili e rilassati. Coccolati dalla cordialità del signor Buturiĉ, dalla corsa degli asini (unico evento mondano dell’isola), e dal mare dei Giganti…
In coda alcuni siti di grande interesse per chi fosse interessato a rivivere la lotta fra gli Uomini e i Giganti e visitare questo paradiso a pochi chilometri dalla frontiera orientale italiana:

A presto
M. e A.

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