Saturday, July 09, 2011

Out of Africa 2








"La utopía está en el horizonte. Camino dos pasos, ella se aleja dos pasos y el horizonte se corre diez pasos más allá. ¿Entonces para que sirve la utopía? Para eso, sirve para caminar. "

Eduardo Galeano



Il meeting in Sud Africa è stata un'occasione per leggere un'intervista interessantissima a Gustavo Zagrebelsky e Giovanni Sartori, due opinioni a confronto che tutti possono trovare sul seguente link http://www.axmag.com/data/201103/U16459_F26241/index.html .

Zagrebelsky descrive tre modelli che affrontano la "coesistenza" multiculturale in modo molto diverso: la SEPARAZIONE, l'INTEGRAZIONE, e l'INTERAZIONE. Sartori sottolinea il carattere poco incline al dialogo dell'islamismo. Leggendo le due interviste Zagrebelsky sottolinea il valore dell'interazione, Sartori sottolinea il valore dell'integrazione. Sarebbe azzardato concludere che il fanatismo religioso (qualunque esso sia cattolico, islamico, etc.) sia uno dei maggiori ostacoli al dialogo? A tal proposito ricordo con piacere una domenica pomeriggio a Bellevue in Zurigo città mangiando una pizza in compagnia del mio amico Cetin (islamico) straordinariamente disposto ad interagire con tutte le culture pur conservando la sfera profondamente privata della sua fede religiosa (parole sue). Allora forse è proprio vero che alla fede religiosa va riservato un posto importante purché privato, purché tale posto non prevalichi un area di scambio e di ... interazione comune attraverso la quale identità culturali diverse no devono assolutamente plasmarsi ma contribuire a creare qualcosa di totalmente nuovo. Utopia... come scriveva Galeano.


E si continua con le pagelle semiserie del meeting di Jo'burg:


Antonella (Johannesburg, South Africa): dice lei che agli inizi della sua carriera come giovane oriunda fosse timida. Timida o no, al Carnivore, balza sul tavolo davanti ai presenti suonando la Vuvuzela e zittendo perentoria qualsiasi commento dal gruppo: fa notare, anzi, che la timidezza se ne andata, come lei stessa dopo l'enorme quantità di alcol da lei ingerita nella serata al club Zar. Regala a tutti una Vuvuzela pentendosene qualche minuto dopo quando, nel pulman guidato dal fidato Donald, gli scatenati giovani di origine veneta improvvisano la nona di Beethoven per vuvuzelas in fa bemolle, molto molle visto le ore di sonno arretrato!! A lei vanno i ringraziamenti di tutti per l'organizzazione, la presenza, e la fermezza... 10 e lode per l'ormai ex coordinatrice!


Tony (Montreal, Canada): nel dizionario alla voce "VINO" compare la sua fotografia, il nostro Tony è il Bacco della situazione, degusta vini con la facilità con cui un bimbo berrebbe succhi di frutta alla pesca. Degusta e fa degustare!!! Prepara una internship per il baby Andrea (detto anche "nino maravilla") che arriverà in Canada a settembre sobrio e tornerà tre mesi più tardi... tornerà? Per Andrea ha già preparato il letto in una barrique di legno d'acero... A suo agio col francese e con l'inglese riesce a farci riservare il privé allo Zar con vista su Jo'burg spacciandosi per un diplomatico internazionale... commento "OSTREGHETA!!!" Voto 9: in vino veritas...
















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